Immunoglobuline igg alte cause

Le immunoglobuline IgG (o anticorpi IgG) sono le più abbondanti nel sangue e svolgono un ruolo fondamentale nella difesa a lungo termine del nostro organismo contro virus, batteri e altri agenti patogeni. Quando i livelli di IgG risultano elevati nelle analisi del sangue, è importante comprenderne le cause, distinguendo tra condizioni fisiologiche, infettive, autoimmuni o più complesse.

In questo articolo vedremo cosa sono le IgG, perché possono risultare alte e quando è opportuno consultare uno specialista.


Cosa sono le immunoglobuline IgG?

Le IgG sono una delle cinque classi principali di immunoglobuline (insieme a IgA, IgM, IgD e IgE). Sono prodotte dai linfociti B e rappresentano circa il 75% degli anticorpi circolanti.

La loro funzione è quella di:

  • Neutralizzare virus e batteri
  • Favorire la memoria immunologica (fondamentale per il funzionamento dei vaccini)
  • Attivare altri componenti del sistema immunitario

Le IgG hanno una lunga durata nel sangue e possono indicare un’infezione passata o una risposta immunitaria cronica.


Valori normali

I valori di riferimento delle IgG possono variare leggermente da laboratorio a laboratorio, ma in genere per gli adulti si considera:

  • IgG normali: 700 – 1600 mg/dL

Valori al di sopra di questo intervallo vengono definiti iperimmunoglobulinemia IgG e possono avere diverse cause.


IgG alte: le cause più comuni

🔬 1. Infezioni croniche o pregresse

Un aumento delle IgG è frequente in caso di:

  • Infezioni virali recenti o croniche (epatite, HIV, citomegalovirus, Epstein-Barr)
  • Infezioni batteriche latenti o riattivate (come la tubercolosi)
  • Malattie parassitarie

Le IgG possono restare alte anche mesi dopo la guarigione, come segno di immunità acquisita.


🧬 2. Malattie autoimmuni

Nelle malattie autoimmuni, il sistema immunitario produce anticorpi contro i propri tessuti, generando un aumento persistente delle IgG. Tra le principali patologie associate:

  • Lupus eritematoso sistemico (LES)
  • Artrite reumatoide
  • Sindrome di Sjögren
  • CIDP (Polineuropatia Cronica Infiammatoria Demielinizzante): in alcuni casi, si osservano IgG alte, spesso associate alla presenza di anticorpi specifici contro i nervi periferici.

🧪 3. Malattie epatiche croniche

Le patologie del fegato, come:

  • Cirrosi epatica
  • Epatite cronica autoimmune

possono determinare un aumento persistente delle IgG, in particolare delle sottoclassi IgG1 e IgG3.


🩸 4. Disordini linfoproliferativi e gammopatie monoclonali

Un aumento marcato delle IgG può essere anche spia di malattie ematologiche:

  • Mieloma multiplo (forma IgG)
  • Gammopatia monoclonale di significato incerto (MGUS)
  • Macroglobulinemia di Waldenström (se di tipo IgM, ma può coinvolgere anche IgG)

In questi casi, oltre al dosaggio delle IgG, si eseguono elettroforesi proteica e immunofissazione per rilevare la presenza di componente monoclonale (picco M).


💉 5. Vaccinazioni recenti

In seguito a una vaccinazione, è normale osservare un aumento temporaneo delle IgG specifiche per quell’antigene, segno che il sistema immunitario ha risposto correttamente.


Quando è necessario approfondire?

Valori elevati di IgG richiedono attenzione soprattutto se:

  • I livelli sono molto superiori alla norma;
  • Sono associati ad altri sintomi (febbre cronica, stanchezza, perdita di peso, dolori articolari o neurologici);
  • È presente un componente monoclonale;
  • Sono accompagnati da alterazioni di IgA, IgM o di globuli bianchi.

In questi casi è opportuno rivolgersi a un ematologo o immunologo per approfondimenti specifici.


Conclusione

Le immunoglobuline IgG alte possono indicare un sistema immunitario attivo o ipersollecitato da infezioni croniche, malattie autoimmuni o disturbi ematologici. Non sempre sono un segnale allarmante, ma è importante valutare il contesto clinico e seguire i consigli del medico per eventuali esami di secondo livello.