Raccolta sangue e plasma in Italia

La raccolta di plasma e sangue in Italia è un tema di crescente importanza, in quanto il plasma è una risorsa fondamentale per la produzione di farmaci salvavita, come l’albumina e le immunoglobuline.

Tuttavia, negli ultimi anni, l’Italia ha registrato una diminuzione nella raccolta di plasma, con conseguenze significative per il sistema sanitario nazionale e per i pazienti che dipendono da terapie plasmaderivate.

Nel 2022, la raccolta di plasma è stata inferiore ai livelli del lockdown, con un calo percentuale del 2,3% rispetto al 2021.

Questo calo è stato attribuito all’andamento dell’epidemia di Covid-19 e in particolare alla variante Omicron, che ha determinato brusche frenate nella raccolta di plasma in corrispondenza dei picchi di contagi segnalati a gennaio, aprile e luglio.

Un ulteriore problema è rappresentato dal fatto che l’Italia non è autosufficiente in termini di raccolta di plasma, il che espone il paese a rischi significativi in termini di disponibilità di farmaci plasmaderivati.

L’importazione dall’estero di immunoglobuline, ad esempio, ha comportato un costo di oltre 117 milioni di euro nel 2021, con un aumento del 26% nell’arco degli ultimi cinque anni e quasi 200 milioni di euro nel 2022.

La raccolta di plasma in Italia avviene attraverso donazioni volontarie, regolari, anonime e non retribuite.

Il plasma può essere ottenuto sia attraverso la separazione dal sangue intero che tramite una procedura di donazione chiamata “plasmaferesi”.

Tuttavia, nonostante l’importanza del plasma per la produzione di farmaci salvavita, le donazioni di plasma non sono sufficienti a coprire il fabbisogno nazionale, il che ha portato l’Italia a rivolgersi sempre più al mercato estero per soddisfare la domanda di farmaci plasmaderivati.

La diminuzione nella raccolta di plasma in Italia rappresenta una sfida significativa per il sistema sanitario nazionale e per i pazienti che dipendono da terapie plasmaderivate.

È fondamentale adottare misure efficaci per affrontare questa situazione e garantire un accesso continuativo ai farmaci salvavita per i pazienti che ne dipendono.

Ciò potrebbe includere iniziative per aumentare la consapevolezza sull’importanza delle donazioni di plasma, nonché per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi di raccolta e lavorazione del plasma.

Inoltre, potrebbero essere necessarie strategie per promuovere la ricerca e lo sviluppo di terapie alternative e sostenibili, al fine di ridurre la dipendenza dall’importazione di farmaci plasmaderivati.