Neuropatie: sintomi da riconoscere e quando preoccuparsi
Le neuropatie sono disturbi del sistema nervoso periferico, ovvero l’insieme dei nervi che collegano il cervello e il midollo spinale al resto del corpo. Quando questi nervi si danneggiano, possono insorgere una serie di sintomi molto variabili che influenzano la sensibilità, il movimento e perfino le funzioni autonome come la digestione o la pressione sanguigna. Riconoscere i sintomi delle neuropatie è fondamentale per ricevere una diagnosi tempestiva e iniziare un percorso di cura efficace.
Perché è importante riconoscere i sintomi delle neuropatie?
Molte persone convivono con sintomi neurologici lievi o intermittenti senza darvi troppo peso. Tuttavia, anche un formicolio ricorrente o una debolezza muscolare inspiegabile possono essere i segnali di una neuropatia in fase iniziale. Agire subito può fare la differenza nel prevenire danni permanenti ai nervi.
I principali sintomi delle neuropatie
I sintomi variano molto a seconda del tipo di nervi coinvolti: sensitivi, motori o autonomi. Ecco una panoramica dei segnali più comuni da non sottovalutare:
1. Sintomi sensitivi
Questi sono i più frequenti e spesso i primi ad apparire. Possono includere:
- Formicolio o sensazione di “spilli e aghi”, spesso ai piedi e alle mani;
- Bruciore o dolore urente, soprattutto notturno;
- Intorpidimento (perdita di sensibilità al tatto o alla temperatura);
- Iperestesia (ipersensibilità al minimo contatto);
- Perdita dell’equilibrio, soprattutto al buio o a occhi chiusi.
👉 Questi sintomi sono tipici di neuropatie come quella diabetica o tossica.
2. Sintomi motori
Quando il danno interessa i nervi motori, compaiono disturbi legati al movimento:
- Debolezza muscolare, che può rendere difficile salire le scale o sollevare oggetti;
- Crampi frequenti;
- Tremori o contrazioni involontarie (fascicolazioni);
- Atrofia muscolare nei casi più avanzati.
👉 Questi sintomi si riscontrano in neuropatie infiammatorie o autoimmuni come la CIDP.
3. Sintomi autonomici
I nervi autonomi controllano le funzioni “involontarie” del corpo. Se danneggiati, si possono manifestare:
- Variazioni improvvise della pressione arteriosa;
- Palpitazioni o battito irregolare;
- Problemi digestivi (nausea, diarrea, stitichezza);
- Secchezza oculare o orale;
- Disfunzioni sessuali;
- Disturbi della sudorazione (eccessiva o assente).
👉 Questi sintomi sono frequenti nelle neuropatie sistemiche o metaboliche.
Quando preoccuparsi?
Alcuni segnali meritano un’attenzione immediata, soprattutto se compaiono improvvisamente o peggiorano nel tempo:
- Perdita di forza muscolare rapida;
- Cadute frequenti o incapacità di camminare bene;
- Dolore neuropatico intenso e persistente;
- Disfunzioni autonomiche inspiegabili (es. svenimenti, disturbi digestivi gravi).
In questi casi è essenziale consultare il medico o rivolgersi a un neurologo, che potrà richiedere esami diagnostici come elettromiografia, esami del sangue o imaging.
Cause comuni di neuropatia
Per comprendere i sintomi, è utile sapere che le neuropatie possono essere causate da:
- Diabete mellito (neuropatia diabetica);
- Alcolismo cronico;
- Infezioni (herpes zoster, HIV, epatite);
- Farmaci neurotossici (chemioterapici, antibiotici);
- Malattie autoimmuni (CIDP, lupus, vasculiti);
- Carenze vitaminiche, soprattutto di vitamina B1 e B12;
- Fattori genetici (neuropatie ereditarie).
Cosa fare in caso di sintomi?
Se sospetti di avere una neuropatia, è importante:
- Non ignorare i segnali, anche se lievi o saltuari;
- Parlare con il proprio medico di base per una prima valutazione;
- Rivolgersi a uno specialista neurologo, che può indicare il percorso diagnostico più adatto.
Nel frattempo, può essere utile adottare alcune buone pratiche:
- Seguire una dieta bilanciata, ricca di vitamine del gruppo B;
- Evitare alcol e fumo;
- Fare attività fisica moderata per migliorare la circolazione;
- Tenere sotto controllo la glicemia se si è diabetici.
Conclusione
I sintomi delle neuropatie sono spesso subdoli e variano da persona a persona. Tuttavia, riconoscerli per tempo può aiutare ad affrontare la malattia in modo più efficace, evitando complicazioni a lungo termine. Se avverti formicolii, dolore o debolezza persistenti, non trascurarli: potrebbero essere il primo segnale di un disturbo neurologico da indagare.