Mobilità Sanitaria in Italia nel 2024: Tendenze, Dati e Prospettive

La mobilità sanitaria interregionale continua a essere un indicatore cruciale delle disuguaglianze nel sistema sanitario italiano. Nel 2024, il fenomeno ha mostrato segnali di crescita, evidenziando la necessità di interventi strutturali per garantire un accesso equo alle cure su tutto il territorio nazionale.​

Cos’è la Mobilità Sanitaria?

La mobilità sanitaria si verifica quando un paziente riceve cure in una regione diversa da quella di residenza. Si distingue in:​

  • Mobilità attiva: quando una regione attrae pazienti da altre regioni.​
  • Mobilità passiva: quando i residenti di una regione si spostano altrove per ricevere cure.​

Questo fenomeno ha implicazioni economiche significative, poiché le regioni devono compensarsi reciprocamente per le prestazioni erogate ai non residenti.​

Dati Salienti del 2024

Secondo il rapporto di AGENAS presentato a dicembre 2024, la mobilità sanitaria ha raggiunto livelli record. Nel 2022, la spesa complessiva per la mobilità interregionale è stata di 5,04 miliardi di euro, con un aumento del 18,6% rispetto all’anno precedente .​TGCOM24+3agenas.gov.it+3agenas.gov.it+3TGCOM24+1Mi-Tomorrow+1

Le regioni più attrattive sono state:​TGCOM24

  • Lombardia
  • Emilia-Romagna
  • Veneto

Queste tre regioni hanno raccolto il 94,1% del saldo attivo della mobilità sanitaria, confermandosi come poli di eccellenza nel panorama sanitario nazionale.​TGCOM24

Disuguaglianze Regionali

Il flusso di pazienti dal Sud al Nord evidenzia le profonde disuguaglianze nell’offerta sanitaria. Le regioni meridionali, come Calabria, Sicilia e Campania, registrano i maggiori saldi passivi, indicando una carenza di strutture adeguate e personale specializzato.​Mi-Tomorrow+1TGCOM24+1

Questa situazione comporta non solo un onere economico per le regioni di origine, ma anche disagi significativi per i pazienti e le loro famiglie, costretti a viaggiare per accedere a cure appropriate.​

Impatto sulle Malattie Rare

I pazienti affetti da malattie rare sono tra i più colpiti dalla mobilità sanitaria. La necessità di accedere a centri altamente specializzati, spesso concentrati nel Nord Italia, obbliga questi pazienti a spostamenti frequenti e onerosi.​

Le associazioni di pazienti chiedono interventi mirati, come:​

  • Sviluppo di reti regionali per la gestione delle malattie rare.​
  • Incentivi per la formazione di personale specializzato nelle regioni meno attrezzate.​
  • Miglioramento dell’accesso alle informazioni sui centri di eccellenza.​

Strategie di Intervento

Per affrontare le sfide poste dalla mobilità sanitaria, è fondamentale:​

  • Investire nelle infrastrutture sanitarie: potenziando le strutture esistenti e costruendo nuovi centri nelle regioni carenti.​
  • Formare e trattenere personale qualificato: offrendo incentivi e opportunità di crescita professionale.​
  • Implementare tecnologie avanzate: come la telemedicina, per ridurre la necessità di spostamenti.​

Inoltre, la recente approvazione dell’Accordo interregionale per la compensazione della mobilità sanitaria per l’anno 2023 rappresenta un passo importante verso una gestione più equa ed efficiente del fenomeno .​statoregioni.it

Conclusioni

La mobilità sanitaria nel 2024 riflette le persistenti disuguaglianze nel sistema sanitario italiano. Affrontare queste sfide richiede un impegno congiunto di istituzioni, professionisti e cittadini per garantire un accesso equo e di qualità alle cure su tutto il territorio nazionale.